Test di laboratorio

Sappiamo che gli spermatozoi, per avere la possibilità di raggiungere l’obiettivo sperato, devono essere in numero sufficiente e abbastanza mobili.
Se sono pochi oppure lenti, è assai probabile che manchino il bersaglio.

Immaginiamo una manciata di palline che rimbalza in una stanza, più sono e meglio rimbalzano tante più probabilità avranno di centrare casualmente un secchio appoggiato sul pavimento.

Se c’è il sospetto di un’infertilità maschile si procede, quindi, a un’analisi del seme, cioè alla raccolta di un campione di liquido seminale dopo 3-5 giorni di astinenza dai rapporti.

Questo esame valuta il numero di spermatozoi, la concentrazione, la mobilità, la qualità del movimento e la percentuale di spermatozoi anomali.

I valori normali si avvicinano a questi parametri (su un campione del volume di 1,5-5,0 ml):

  • Il numero di spermatozoi supera i 20 milioni.
  • Il 60% di loro deve avere una buona mobilità.
  • Gli spermatozoi anomali non devono superare il 40%

Il risultato del test può classificare il campione in tre modi:

  • Oligospermico: numero ridotto di spermatozoi.
  • Astenospermico: spermatozoi dalla mobilità ridotta.
  • Teratospermico: elevato numero di spermatozoi anomali.

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